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  • Camilla Marinoni

I miei gioielli in cera persa...cera che???

Questi ultimi fine settimana sono stati per me piuttosto intesi. Nell'ultimo post di avevo accennato che sarei andata a Torino per un corso di due giorni sul planning annuale, questo fine settimana appena trascorso sono stata invece a Foligno per esporre la mia collana durante il WeekHand. In tutti e due gli eventi ho conosciuto tante persone interessanti e davvero in gamba ma ogni volta che mi presentavo e raccontavo il mio essere artista, tra ceramica e gioielli, si disegnava sul viso delle persone un grosso punto di domanda soprattuto nel dire che creo pezzi unici e personalizzati con la tecnica della fusione a cera persa... "anelli di cera? Cioè?". In effetti chi non è del settore potrebbe giustamente non conoscerne il significato così ho deciso di scrivere questo post per spiegarti meglio di cosa si tratta e come funziona questo affascinante mondo.


LA STORIA La tecnica della fusione a cera persa è una tecnica antichissima introdotta nell'età del bronzo per la fusione di statue in bronzo di grandi dimensioni. Un esempio di statue molto famose e molto ben conservate sono i bronzi di Riace, cui particolarità è l'essere vuote internamente.



Bronzi di Riace

Per realizzare un gioiello il procedimento è molto simile a quello di una scultura ma ovviamente essendo di dimensioni molto più ridotte alcuni passaggi sono diversi. Io ti mostro quali sono quelli per realizzare i miei gioielli


IL MODELLO 1- Ti faccio l'esempio con queste fedi nuziali: dopo aver realizzato un disegno o uno schizzo faccio il modello in cera che è esattamente della forma dell'anello quando uscirà dalla fusione. Questo significa che tutti i segni che ci sono sulla superficie del modello appariranno anche nel mio pezzo una volta fuso in metallo.



LA PREPARAZIONE DELL'ALBERO 2- Al gioiello si mette una “spina” ovvero un attacco sempre di cera che servirà da condotto di entrata/uscita per il metallo.




Normalmente per una fusione ci sono più gioielli che vengono montati tutti insieme a mo' di grappolo o albero.


Fonderia Geccherle


IL GESSO 3- In seguito l'albero viene inserito in un cilindro per realizzare lo stampo in gesso, appositamente studiato per questa operazione, e che conterrà il negativo del mio anello e di tutti gli altri pezzi. Per favorire la perfetta adesione del gesso alle cere e l'eliminazione delle bolle d'aria, il cilindro pieno può essere collocato su un piatto vibrante.




LA CERA SI PERDE 4- Questo stampo viene riscaldato in un forno (a 200 °C circa) in modo che la cera esca dai canali, ecco che qui si perde la cera e il negativo di gesso diventa preziosissimo.





LA FUSIONE 5- Una volta uscita la cera è possibile colare all'interno dello stampo il metallo fuso che potrà essere oro, argento, ottone, bronzo o altri metalli (dipende di quali metalli dispone l'orafo o la fonderia artistica che fonde). Normalmente si esegue la fusione in una macchina sottovuoto che garantisce l'assenza di bolle d'aria negli oggetti




IL GIOIELLO FUSO 6- Poi il gesso viene rotto e si ottiene l'oggetto dal quale vanno tolti i canali di entrata/uscita. Il gioiello viene rifinito mediante lucidatura o altre lavorazioni per ottenere il risultato finale.