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  • Camilla Marinoni

Voglio portarmi l'estate addosso

Sono rientrata dalle ferie poco più di una settimana fa e un freddissimo autunno mi ha accolto all’aeroporto di Bergamo (sigh!). Non è stato facile abituarsi alla temperatura e al cielo, spesso grigio, di questi giorni. In molti parlano di settembre come il nuovo capodanno: ricomincia la scuola, si rientra in pieno ritmo lavorativo, si riparte con i propositi come quelle di inizio anno, ci si iscrive ai vari corsi… È vero, si ricomincia, però io ho voglia di ciondolarmi ancora ripensando all’estate. Anche per te è così?

A me piace passare le serate guardando le foto dei viaggi, ascoltando le storie e condividendo le avventure dei mesi passati con le mie amiche ma mi sto chiedendo perché non portare con sé (fisicamente intendo) un po’ di quello che più ci ha entusiasmati di questa bella stagione? Non sarebbe bellissimo?


Se penso alla mia estate le cose più incredibile ed emozionanti sono state due:


- La camminata, breve ma preziosa, lungo la via francigena

- L’osservazione del cielo, in tantissime serate e in diversi luoghi con e senza telescopio


Entrambe hanno creato emozioni grandi ma diverse. Camminare per quattro giorni consecutivi mi ha dato modo di svuotare la mente, lasciare alle spalle il peso del lavoro e di tutte le faccende di un mese ancora “pieno”. L’andar lento è stato prendermi cura di me, del mio cuore e aver modo di liberare l’anima e i sogni. Il tutto in modo leggero, tranquillo e “pulito” mi verrebbe da dire, in mezzo alla natura affidando il mio “andare” al mio solo corpo. Piedi e spalle sono una cosa preziosissima, i piedi sopratutto che in questo cammino si sono fatti davvero sentire!


Paesaggi lungo la via francigena, tratto toscano (ma la civiltà ci segue: vedi filo della luce)

Paesaggi lungo la via francigena, tratto toscano (dalla Pieve di Coiano a Siena)


Vedere Giove e Saturno è stata invece una cosa che ancora oggi mi mette i brividi! Mi ha fatto pensare a chi, nel passato, ha osservato questi pianeti e a come dev’essersi sentito. Sbigottito? Confuso? Scioccato? Beh, io ero (e lo sono ancora se ci penso) sbalordita, affascinata e stordita da quanta bellezza ci sia sulla nostra testa. Senza parlare delle stelle, delle costellazione che ho imparato a riconoscere, la loro storia e, ovviamente, alla miriade di comete osservate nelle sere di San Lorenzo. Un piaggia di emozione: un desiderio da esprimere dietro l’altro. L’universo mi fa pensare all’infinito, mi riporta alla mia piccola vita, al niente che sono ma nello stesso tempo alla grandezza di quello che posso fare e vedere. Tentare di immaginare oltre lo spazio che possiamo osservare, tentare di percepire il tempo….stelle e pianeti lontani anni luce. Guardare il passato pensando al futuro: questa è la magia delle notti stellate e spero che anche tu l’abbia vissuta.


Saturno ripreso dalla sonda Cassini (foto NASA)

Una stella doppia che ho visto dal telescopio (foto Osservatorio Astronomico delle Prealpi Orobiche)

Ma dimmi, cosa ti ha ispirato a fare la tua estate? Io sto preparando una cosa per portarla con me ogni volta che voglio e prende spunto proprio da quello che ho vissuto nei mesi passati.

Non vedo l’ora di potertela mostrare.

Prima però raccontami, parlami di com’è andata la tua? In cosa vuoi trasformare i tuoi ricordi? Che cosa renderai concreto? Hai una nuova idea per un progetto che nasce da un tuo viaggio? Hai stampato qualche immagine in modo divertente e nuovo? Hai comprato qualcosa nella città in cui sei stata?

Raccontamelo nei commenti!




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